Protezioni MTB: cosa e come scegliere

 

Cadere, rialzarsi, cadere di nuovo. Ogni mtb rider l'ha provato sulla propria pelle, fa parte del gioco.

Ormai è assodato che in mountain bike proteggersi è importante, soprattutto se si praticano discipline come l’enduro, l’all-mountain o il downhill, se si partecipa a competizioni o più semplicemente se si pensa di passare una giornata a tutto gas in bike park.

E se il casco ormai non è nemmeno in discussione (o per lo meno, non dovrebbe esserlo) e ricordandoci sempre l’importanza di occhiali e maschere, è altrettanto importante proteggere da possibili urti le parti del corpo più esposte: gomiti, ginocchia, schiena

Per fortuna negli ultimi anni molti dei brand più famosi nel mondo della mtb hanno deciso di investire in ricerca e sviluppo di nuove tecnologie per proporre ai ciclisti prodotti sempre più sicuri e con un alto grado di protezione.

Ad oggi in commercio esistono differenti tipologie di protezioni realizzate con differenti composizioni e materiali, per cui a volte capire cosa scegliere non è facile. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza insieme.

Le più moderne protezioni che possiamo trovare in commercio sono realizzate in materiali sempre più leggeri, poco ingombranti e al tempo stesso estremamente performanti. Parliamo ad esempio del VPD o del D3O utilizzati da marchi come POC, FOX e ENDURA. Si tratta di materiali estremamente malleabili, morbidi e traspiranti, che fanno sì che una volta indossata la protezione (ginocchiera, gomitiera, paraschiena o pantaloncino) si adatti alla forma del nostro corpo risultando comoda e permettendoci di concentrarci sul sentiero di fronte a noi. E in caso di impatto? Al momento di un eventuale urto questi materiali induriscono proteggendoci al meglio.

Le protezioni che utilizzano queste tecnologie sono sicuramente un po’ più costose, ma sono anche più sicure e più durature nel tempo. Se ne facciamo un utilizzo costante saranno più soggette all’usura, si sporcheranno con più facilità e le dovremo lavare più spesso. Altro aspetto importante da considerare è l’omologazione. Scegliamo sempre protezioni omologate e certificate con il marchio CE.

Di cosa parliamo quando diciamo di proteggere gomiti, ginocchia e schiena? 

Ginocchiere, gomitiere e paraschiena sono le principali protezioni in commercio insieme a casco e maschera, anche se oggi possiamo trovare anche calzini con la protezione per lo stinco e pantaloncini con inserti protettivi laterali sui glutei.

GINOCCHIERE E GOMITIERE

In caso di caduta ginocchia e gomiti sono le parti del corpo più esposte e proteggerle bene è importante. 
Quando parliamo di ginocchiere e gomitiere possiamo dire che esistono due tipologie di protezioni: morbide e rigide. Ad oggi le protezioni morbide sono le più scelte perché i materiali come il VPD o il D3O di cui parlavamo prima, indurendo in caso di impatto, garantiscono un buon livello di protezione, ma anche un buon comfort (che invece viene un po’ meno con le protezioni rigide).

Le ginocchiere in particolare possono poi essere corte o lunghe. Le ginocchiere corte sono “più comode” perché in caso di un’uscita in cui prevediamo di dover anche pedalare un po’ possiamo tenerle abbassate sul polpaccio e tirarle su al momento di scendere. Ovviamente in questo caso ad essere protetto è solo il ginocchio.

Le ginocchiere lunghe, al contrario, proteggono bene anche lo stinco sia dall’impatto di sassi o rami, sia dai pin dei pedali flat. Chi usa i flat sa bene cosa vuol dire perdere il pedale urtarlo con lo stinco… non è piacevole! In questo caso si tratta di ginocchiere un po’ più ingombranti proprio perché sono più lunghe e che quindi non potremo abbassare; per questo sono più consigliate se non dobbiamo pedalare troppo a lungo o se utilizziamo un impianto di risalita per raggiungere il punto da cui poi scenderemo.

In generale sia ginocchiere che gomitiere vanno indossate a pelle e presentano degli inserti in silicone che gli permettono di rimanere stabili. Per una stabilità maggiore e se volete poter regolare la stretta vi consigliamo di scegliere i modelli che presentano anche gli strappi superiori e inferiori.

PARASCHIENA

Altra parte del corpo molto importante da proteggere in mtb è il busto: schiena e torace. Per quanto riguarda la schiena, è ormai molto diffuso l’utilizzo di zaini con paraschiena integrato, sicuramente consigliato a chi prevede uscite pedalate e discese non troppo impegnative.

Se invece abbiamo in programma una giornata di discese impegnative o se partecipiamo a competizioni a qualsiasi livello è decisamente più consigliato (spesso obbligatorio) l’utilizzo di un paraschiena/pettorina.

Anche in questo caso possiamo trovare differenti tipologie di prodotti che vanno dalla classica pettorina con paraschiena in VPD o D3O da indossare sotto la maglia e che si lega con cinghie laterali o superiori, alla pettorina in plastica dura che ricorda le pettorine da moto, più economica e da indossare sopra la maglia, fino alle maglie intime con pettorina e/o paraschiena integrato, da indossare a contatto con la pelle proprio come una qualsiasi maglia intima. Queste ultime sono state introdotte abbastanza di recente nel mondo delle protezioni e sono consigliate soprattutto a chi pratica all-mountain e ha bisogno anche di poter pedalare con comodità.

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